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IL CIBO NON È IL NEMICO

Argomento delicato, forse troppo.

Uno di quegli argomenti su cui mi domando quanto sia una buona idea scriverci un articolo, nonostante non sia il mio ruolo specifico. D'altra parte, io vivo le persone, tocco le loro sfere più personali quando parlo con loro in merito tematiche legate al fitness, perché è tutto sempre collegato.


E ogni giorno ascolto persone che mi raccontano di problemi, consapevoli o inconsapevoli, nella gestione del cibo.


Ogni giorno mi domando cosa potrei fare per aiutare queste persone, vorrei davvero poterlo fare con tutti perché credo dannatamente in tutto ciò che insegno, in tutto ciò che leggo e in tutto ciò che studio.


Sto capendo sempre di più ciò che già affermo da molto tempo sull'unicità di corpo e mente.

I nostri pensieri, le nostre esperienze e le nostre conoscenze, si riversano tutte nello stesso calderone e danno forma a quello che siamo a 360 gradi.


Non è solo alimentazione, non è solo movimento.


Vi invito a seguirmi in questo articolo con questo modo di vedere voi stessi, come un tutt'uno e senza ragionare per compartimenti separati, anche se non ne avete magari una percezione così salda.


Che cosa significa vedere il cibo come il male


Tutti conosciamo il termine "disturbo alimentare", sia chi non ne capisce in realtà un cavolo, sia chi li studia a fondo.

Sia chi ne ha esperienza, sia chi non ne ha.


Eppure è un termine che temo dia la percezione sbagliata di due cose:


1) Dia un senso di "malattia"

2) Pone come focus il cibo stesso


Sono entrambe visioni sbagliate da cui partire.


Innanzitutto perché nella visione occidentale del termine, malattia significa medicine, significa "subire" un problema che va combattuto da una figura medica.


Su molte cose la medicina orientale è avanti anni luce e credevo l'opposto fino qualche anno fa, prima di iniziare a leggere e studiare molto, essa infatti parte dalla cura della persona a 360 gradi.


Il secondo punto, porre come focus il cibo, rafforza l'idea di malattia intesa come qualcosa di separato dal resto, ma non c'è nulla di più sbagliato.

I disturbi alimentari, infatti, sono una conseguenza più che una causa.


Non bisogna cercare direttamente una soluzione al tema cibo, bisogna andare a trovare cosa scatena il problema.

Qui inizia il mondo affascinante dell'essere umano, della sua complessità sia a livello fisico che a livello mentale.


Vedere il cibo come il male significa più cose:

1) Tenerlo lontano da sè

2) Eccedere in continuazione

3) Provare vergogna nel cercarlo e disagio dopo averlo mangiato


Tutte conseguenze che, come vedremo, non sono causate dal cibo stesso.



Da cosa derivano i disturbi alimentari


L'essere umano è fatto di emozioni, relazioni sociali, altruismo ed egocentrismo, ricerca di attenzione e di affermazione, istinti primordiali e razionalità, valori, paure, riflessioni, culture, esperienze e tanto altro...


Folle la persona che crede che il suo desiderio di affermarsi sul lavoro non abbia a che vedere anche con i suoi valori, o con le emozioni che prova, piuttosto che la ricerca di attenzione.


Folle colui che vorrebbe metter su famiglia e non ritiene sia legato ad un contesto culturale, ai sui istinti primordiali, alla ricerca di affermazione e alle paure magari di non farlo.


Così come per questi due esempi, è follia pensare che un disturbo alimentare derivi dal cibo e non da qualcos'altro.


L'essere umano è naturalmente predisposto a evitare le rotture di balle.

Richiedono fatica, impegno, mettersi a nudo in situazioni scomode.

Che sbatti.


Siamo, di indole, alla ricerca costante della condizione più comoda in cui adagiarci, è normalissimo!

Lo fa anche il corpo stesso nell'allenamento: quando arriva un nuovo stimolo fisico a cui il corpo deve reagire, mette in atto una serie di adattamenti per combattere quel tipo di stress. Una volta fatto, se non arrivano atri stimoli, il corpo se ne ritorna nel suo punto di partenza, bello comodo.


È la natura umana.


Detto ciò, è impossibile trovare una causa comune a ogni persona.

Disturbi alimentari uguali possono avere cause e origini diverse.


C'è solo una cosa che può valere all'unanimità, ovvero il modo in cui bisogna cercare questa causa:

Dovete guardarvi dentro


Ed è la cosa più maledettamente scomoda che una persona possa fare, per questo il 95% delle persone rimane nei suoi limiti e non risolverà mai, per tutta la vita, i suoi reali problemi.


Ma mi sento di dirvelo con il cuore in mano:

Prendetevi carico di questa impresa, a piccoli passi, iniziando a domandarvi quali siano stati nel corso del tempo le esperienze, le relazioni sociali, le emozioni, gli insegnamenti sbagliati e le riflessioni che vi hanno portato ad essere quel che siete oggi, nel bene e nel male.


Non scaricate la colpa ad altri, accettate quello che arriva da fuori perchè arriveranno sempre stimoli positivi e negativi, sta a voi scartare i secondi.


Trovare le radici dei problemi che ci sono dentro, è il primo passo per affrontare quelli che ci sono fuori, non il contrario.


Crescere come persone


Non ho mai studiato a scuola queste cose.

Le affronto tutti i giorni, do il mio contributo, mi informo, ma non le ho mai studiate a scuola.


Negli ultimi due anni, l'ultimo in particolare, la mia vita sta cambiando a una velocità pazzesca.


Il motivo è che ho un motore in più, che si sviluppa a piccoli pezzi, bullone dopo bullone di giorno in giorno.

Sottolineo questa cosa, "giorno dopo giorno", perchè il "tutto e subito" non funziona nell'allenamento, nell'alimentazione e nemmeno nella crescita personale.


Questo motore sono le letture che mi stanno permettendo di vedere la vita in modo diverso, il lavoro, le relazioni con le persone, le emozioni che provo.


Ma sapete una cosa? Me lo consigliarono mille volte di iniziare a leggere queste cose, tuttavia mi entrava da un orecchio e mi usciva dall'altro.

Ieri leggevo una frase stupenda in un libro di Robin Sharma: "Apprendiamo solo ciò che siamo pronti ad apprendere".


Se una persona ci da un consiglio che è troppo alto per il nostro livello di partenza, il messaggio non arriverà mai a destinazione.


Per questo vi dico: non cercate di scalare le montagne dall'oggi al domani.

Non dovete risolvere o cambiare la vostra vita tutto d'un fiato, non dovete nemmeno mettervelo come obiettivo per come la vedo io, sarebbe troppo grande adesso.


Però provate solo a scavare un pochino, e cercate di affrontare una cosa piccola, ma fatelo.

Qualsiasi cambiamento grande è fatto di passi piccolissimi che sul lungo termine vi rendono persone speciali.


Ascoltatevi, leggete, partite da dentro.


Conclusioni


È un articolo senz'altro non convenzionale lo so.

Molti saranno delusi se erano alla ricerca della formula magica, mi dispiace.


Pochi invece capiranno che la formula magica è scritta in questo articolo eccome.


Come vi dicevo, "Apprendiamo solo ciò che siamo pronti ad apprendere".

Chi è pronto per mettere in pratica questa formula magica l'ha colta e la metterà in pratica, chi non lo è penserà di aver letto un sacco di fesserie senza risvolti pratici.


Crescere come persone significa vedere il mondo con occhi diversi, pensare in modo diverso, fare cose diverse e ottenere risultati diversi, nella vita ma anche nell'allenamento e nella dieta.


Tanti FANNO azioni auto-imposte per OTTENERE risultati diversi, che poi perdono nel tempo perchè non li rispecchiano dentro.


Pochi capiscono che il segreto è ESSERE persone diverse, che fanno azione per ottenere risultati diversi.


Spero di avervi dato uno spunto utile


Davide Gatti


2 Comments


angelica scaglioni
angelica scaglioni
Mar 27, 2021

Colpito e affondato, boom. Da persona che ha navigato per anni nelle acque dei "disturbi alimentari", ritrovo appieno il mio pensiero tra le righe di questo articolo. Grazie al cielo esistono persone, come Davide, che comprendono quanto sia impattante chiamarli "disturbi" e quanto sia fuorviante partire dalla conseguenza (il rapporto col cibo) anziché dalla causa. Grazie per questo articolo, profondissimo, e pieno zeppo di verità. Spero che le persone coinvolte in rapporti disfunzionali col cibo possano leggere queste parole ed averne spunti di riflessione dai quali innestare il cambiamento.

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Davidegattitrainer
Davidegattitrainer
Mar 27, 2021
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Grazie Angelica, grazie di cuore davvero. È una tematica che ho molto a cuore, quindi leggere questo commento vale oro.

Un abbraccio grande 😘

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