Devi sapere che fino a qualche anno fa ero uno scettico cronico su tutto ciò che riguarda la crescita personale.
Ricordo bene che pensavo servisse solo a chi non avesse capito un tubo di niente dalla vita e che io non mi trovavo affatto nella condizione di dovermi informare al riguardo.
Niente di più sbagliato.
Ad oggi sono una persona scettica di molte cose, ma che ha capito il potenziale nascosto nel lavoro su sé stessi.
Credimi se ti dico che mi ha cambiato la vita.
Ho iniziato a leggere alcuni libri che mi hanno aperto la mente su aspetti della mia vita che non consideravo affatto, tutte molto concrete e quotidiane.
A tal proposito, se dovesse interessarti sapere di più sui libri di crescita personale che consiglio, lascia un commento qui in fondo all'articolo.
Una delle cose più grandi e banali al tempo stesso, di cui ignoravo completamente l'importanza, sono le parole con cui ci rivolgiamo a noi stessi.
Già, perché è come se spesso ci dimenticassimo di curare la relazione che abbiamo con noi stessi, non trovi?
Non sempre e non allo stesso modo per tutti ovviamente, ma ci sono momenti in cui ci dimentichiamo di coltivare il rapporto con noi stessi, per poi ritrovarci in periodi in cui ci si sente soffocare nella quotidianità degli impegni, irritati, vuoti, senza capire bene il perché.
Hai mai considerato il modo in cui ti rivolgi a te stesso come se ti rivolgessi ad un altra persona?
Vieni con me, facciamo un paio di veloci considerazioni in merito.

Il modo sbagliato di parlarsi
È una domenica tranquilla in cui ti sei svegliato un po' più tardi del solito e ti senti particolarmente assonnato.
Oggi hai un pranzo fuori con degli amici, ma sai che intorno le 16 sarai di nuovo a casa.
Giusto in tempo per recuperare l'allenamento che hai saltato ieri perché non avevi voglia, che se ci ripensi ancora ti girano le palle.
Al pranzo ti diverti tantissimo, è una giornata stupenda e gli amici ti propongono di andare al parco con loro per poi fare un'aperitivo fuori.
Cavolo, ti senti un po' in imbarazzo perché da un lato vorresti andare, ma sai anche che dovresti allenarti, quindi provi a dirlo a loro, i quali tuttavia ti prendono in giro dicendoti che puoi allenarti anche domani e che una domenica di sole non la si può passare in casa ad allenarsi.
Ti convincono, vai al parco e passi un pomeriggio bellissimo.
La sera, tornando dall'aperitivo nella tua testa avviene una cosa simile a questa:
"Ecco, sono un cretino.
Non solo ho saltato l'allenamento anche oggi, ma ho anche bevuto un drink.
Ma chi voglio prendere in giro così? A quali risultati vorrei mai arrivare?
Non riesco mai ad essere costante su nulla anche se mi faccio schifo e vorrei dimagrire.
Imbarazzante."
Arrivi a casa, ti metti davanti alla tele svogliato e vai a dormire.
Perché è sbagliato
Immagina la stessa situazione di prima, ma cambiamo solo un particolare:
mentre torni a casa ripensi alle risate con gli amici e non ti accusi di nulla.
Apri la porta di casa e trovi la tua fidanzata, o il tuo fidanzato, che ti dice:
"Ecco, sei un cretino.
Non solo hai saltato l'allenamento, ma hai anche bevuto un drink.
Ma chi vuoi prendere in giro così? A quali risultati vorresti mai arrivare?
Non riesci ad essere costante su nulla, nonostante fai schifo e dovresti dimagrire.
Imbarazzante"
Quale sarebbe la tua reazione?
Ovviamente dovresti allontanare immediatamente questa persona dalla tua vita.
Per quanto possa sembrare complicato da comprendere, la reazione che avviene a queste parole in modo consapevole, accade anche nel primo esempio con una differenza.
Non ce ne rendiamo conto.
Queste parole restano conficcate nel nostro subconscio, dove esiste la nostra autostima, la nostra sicurezza, i nostri valori e in generale l'immagine che abbiamo di noi stessi.
Considera sempre te stesso come una relazione da coltivare, un fiore da annaffiare tutti i giorni e non un sacco da prendere a pugni.
Come sarebbe meglio fare
Stai tornando dall'aperitivo, ti torna in mente di aver saltato l'allenamento e di esserti bevuto un drink di troppo.
"Cavolo, oggi non è stato il massimo...
Saltare di nuovo l'allenamento e in più bere un drink è un bel mix!
Però cavolo, non li vedevo da 3 mesi ed è stato un pomeriggio davvero stupendo, domani posso rimettermi in carreggiata subito!
Farò più attenzione la prossima volta a non saltare l'allenamento del sabato solo perché sono svogliato, dagli sbagli si impara no?
Se ripenso a quella battuta di Carlo ancora rido!"
Dio mio.
Noti come cambia tutto?
Innanzitutto non ti sei dato del cretino, dello schifo e dell'incostante buono a nulla.
Inoltre hai fatto delle riflessioni profondissime!
Hai infatti capito che il problema non risiede nell'aperitivo, al quale hai fatto benissimo ad andare visto che non vedevi i tuoi amici da tanto, ma nell'aver saltato l'allenamento per mancanza di voglia il giorno prima.
In più hai accettato di aver fatto un errore, dicendo a te stesso che la prossima volta ci farai più attenzione, per poi vagare di nuovo con la testa nelle risate della serata, perché sei felice e non ti sei affossato da solo.
Questa banalità cambia tutto.
Cambia il mood della serata.
Cambia la carica con cui ti sveglierai il giorno successivo, in quanto se ti ricorderai del giorno precedente avrai solo ricordi positivi.
Cambia l'atteggiamento con cui ti approcci alle cose da fare, senza pregiudizi negativi su te stessi dati da un subconscio ferito.
Ok, ora prova a pensare se fosse così ogni volta che fai un ragionamento.
Sia per il primo esempio negativo, sia per questo positivo.
Capisci che dopo anche solo 2 mesi, nel primo caso ti troverai davanti un tipo di persona, nel secondo ci sarà una persona completamente diversa davanti a te?
Le parole che ti dici fanno la differenza.
Conclusioni
Spero che l'esempio possa esserti stato utile a comprendere quanto volevo dirti.
Credo tantissimo in questa cosa e credo tantissimo nelle persone.
Spesso bastano dei piccoli gesti quotidiani per prenderci cura della nostra parte più intima.
Proprio come se fossimo un fiore.
Puoi decidere se strappargli tutti i petali, oppure annaffiarlo con amore.
È sempre solo una questione di scelte.
Davide Gatti
Mamma mia Davide il primo esempio che hai fatto è praticamente come io comunico con me stessa, incredibile. Ne sono consapevole eh, so che dovrei avere più "delicatezza" nei miei confronti e come hai detto tu spesso perdiamo di vista questo importante fattore.
Da quando ho iniziato il percorso di coaching online con te sono cambiata anche in questo devo dire, ovviamente ho ancora tanta strada da fare in quanto purtroppo non ho mai avuto una grande autostima (quasi zero in realtà), però mi sto evolvendo!!! E questa è la nona settimana che non salto nemmeno un allenamento!! Se sgarro col cibo mi insulto sempre (migliorerò in questo!!) Ma riparto carica a 1000!!!
Credo che molte persone faranno tesoro di…